Tutta scena, non cammina. È così che gli hot rodder e i drag racer americani di una volta disprezzavano le auto e le moto particolarmente vistose. Liquidandole con quattro parole: all show, no go. Invece lo Show Run a inviti di sabato, appetitoso contorno alla gara di accelerazione di The Reunion, promette spettacolo, sassolini del manto di asfalto che schizzano e moto che si mangiano il cronometro. Avevamo già scritto di South Garage, che dal nuovo atelier di via Gardone a Milano porterà la Nosferatu, oscura arma a tre cilindri di dominio sulle tenebre. Il progetto è ancora ammantato dal più cupo segreto, si sa solo che si tratta di una Triumph Rocket III alleggerita e snellita per esaltare la coppia da TIR del suo mostruoso propulsore da quasi due litri e mezzo. Si consiglia tenere lontani i bambini.
Altro motore che promette urla di terrore è il mostruoso Big Bore della BB1, la Millepercento nata partendo da una Moto Guzzi Griso. La piccola ma agguerrita factory artigianale di Verano Brianza (con showhroom a Milano e concessionario in Belgio) ha debuttato come costruttore di special moderne e replicabili in serie proprio con la BB1. Spinta dal bicilindrico a V elaborato dall’ingegner Giovanni Mariani, completo di innovativo sistema di alimentazione e raffreddamento a liquido, la BB1 ha e fa numeri poco familiari alle Moto Guzzi: 134 cavalli a 7.100 giri di potenza massima e soprattutto la terrificante coppia di 14 Kgm a 5.600 giri. Il problema sarà tenere la ruota davanti a terra, ma a questo ci penserà il Cecco. Sì, proprio il mitico collaudatore Moto Guzzi, l’unico che ha il fegato di scatenare la BB1.
Altra ospite d’eccellenza dello Show Run sarà la stilosissima Yamaha XJR1300 Eau Rouge di Deus Ex Machina Milano. Sono poche le moto che saprebbero portare con classe un nome così. La Yard Built milanese è stata la cover star di magazine importanti (Moto Heroes, Riders) e pesca dallo stile delle endurance racer degli anni Settanta e Ottanta. Linee dritte e spigolose alla semicarena succinta per rielaborare in chiave moderna la brutale semplicità estetica delle moto da durata. Le grafiche speed block Yamaha e la verniciatura a effetto metallo nudo, il cupolino monofocale e le parti speciali azzeccate hanno precorso lo stile della nuova XJR1300 Racer.
All show? Let’s Go!