contachilometriQuando penso al conto alla rovescia, la prima immagine è quella di un vecchio contachilometri a rullini. Di quelli con le cifre bianche, che girano con flemma tutta loro e magari s’impigliano a mezza finestra. Il solito display digitale con le cifre rosse, preludio all’apocalisse esplosiva, quello lo lascio volentieri ai cattivi film d’azione. Preferisco quello che raccontano i piloti nelle interviste, alla classica domanda: cos’hai nella testa sulla linea di partenza quando espongono il cartello “60 secondi al via”? La risposta più comune è: niente. Vuoto completo, pneumatico, pronto da riempire con una massa impressionante di calcoli, pieghe, curve e sorpassi.

Il conto alla rovescia è cominciato anche per The Reunion 2016. Eh già, a volte ritornano. Prima di quanto si pensi. Mancano soltanto tre mesi, giorno più giorno meno, fino al weekend del 14 e 15 maggio. Date anticipate rispetto all’anno scorso, perché dopo il successo della prima edizione non stiamo più nella pelle. E rilanciamo. Tutto doppio: due giorni anziché uno, magari con un bel party di warm up il venerdì sera a Milano. Due categorie nella gara di accelerazione che è il marchio di fabbrica della Reunion. E vogliamo il doppio dei partecipanti. Non che nel 2015 siate venuti in pochi: cinquemila, e chi ci contava?

Il posto, sempre lo stesso: l’Anello ad alta velocità dell’Autodromo di Monza, con gran finale sul rettilineo di Formula 1. Solo che stavolta vogliamo di più. Quindi lasceremo il paddock per impadronirci dei vialetti circostanti, dei parcheggi e persino dei prati. Sarà un luna park della velocità per passare un bel fine settimana in sella alla moto da sparo preferita. Se sarà una cafe racer, un bobber  o una scrambler, vintage o modern classic, lo deciderete voi. Come diceva la mamma mentre mi preparavo nervosamente prima della festa delle medie, “l’importante è che ti diverti”.

E come cantavano gli Stones, il tempo è dalla nostra parte. Quest’anno siamo partiti in anticipo e se tutto va bene, avremo molte sorprese da offrirvi. Al contrario dei piloti, il nostro conto alla rovescia si riempie continuamente di idee, di persone da contattare, figate e figatine. Di “e se…?” e di “perché no?”. Ansia, tantissima. Come in griglia. Anzi, sulla griglia. Ansia di fare bene, eccitazione. Tre mesi, una volata. Veloci come duecento metri in rettilineo.