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Ci sono due modi per sfidarsi correndo. Si fa a chi arriva prima da qui a lì. Oppure ci si insegue girando in tondo. Lo sanno anche i bambini. Forse è per questo che come si divertono loro… Però dentro, da qualche parte, un po’ del bambino rimane sempre. Basta saper cercare bene. L’abbiamo detto tante volte, per noi The Reunion è insieme un gioco e una sfida. Ecco perché quest’anno abbiamo deciso di raddoppiare tutto. Sì certo, il divertimento, la passione. Ma le corse?

È un po’ che l’idea ci rimbalzava nel casco. Da quando l’anno scorso vedevamo le scrambler iscritte nella one-to-one. Con quei manubri alti. Con quelle ruote tassellate. Per loro ci vorrebbe una vera lotta nel fango. Abbiamo fatto un paio di telefonate. La seconda era a Marco Belli della DiTraverso Flat Track School. E se… sì? Detto, fatto! Chi si è costruito la special scrambler per sembrare più figo davanti al bar, ora potrà dimostrare di esserlo davvero più figo correndo la Belstaff Dirt Race. Sempre uno contro uno, ma a inseguimento, come nel ciclismo su pista.

dirt-raceProprio mentre state leggendo, Sua Derapata Marco Belli sta preparando un ovale da short track, ma di terra e di sassi. “È ancora da perfezionare, ma sarà sfida vera uno contro uno, una dopo l’altra. Ognuno parte dalla metà del rettilineo opposto, chi è più avanti dopo cinque giri o doppia l’avversario passa il turno del tabellone a eliminazione”.

 

Chi può iscriversi alla Belstaff Dirt Race? Tutti quelli che hanno una scrambler classica e non hanno paura di sporcarla. Niente moderne offroad specializzate, le classi di partecipazione sono le stesse della TAG Heuer Sprint Race. L’idea è: flat track più enduro più inseguimento in una corsa sola! L’adrenalina e il sorriso da idioti stampato in faccia sono garantiti, senza rischi se non quello di una sana scivolata nel fango. Quindi incerate la Belstaff Trialmaster quattro tasche, fuori il piede sinistro e via di traverso!